Quale causale bisogna scrivere perché il beneficiario di un bonifico non abbia problemi a seguito della donazione
Non sempre ciò che facciamo è legato ad un corrispettivo. Molto spesso le nostre azioni sono eseguite per mero spirito di liberalità e per il generoso desiderio di compiacere qualcuno: si pensi ai regali compiuti in occasione delle festività comandate oppure per celebrare il compleanno di un proprio caro.
In alcuni casi, la donazione ha per oggetto una somma di denaro abbastanza rilevante ed avviene tramite bonifico bancario. Possiamo ipotizzare la madre che, sfruttando i suoi risparmi, regala una cifra consistente al figlio per comprarsi un’auto nuova; oppure il padre che bonifica un certo importo alla figlia, prossima sposa, per l’acquisto dei mobili che arrederanno la nuova abitazione. In tali circostanze, però come è meglio procedere? Per un regalo o una donazione con bonifico, quale causale bisogna scrivere?
La domanda appena posta assale tutti coloro che, pur essendo in regola con il fisco, temono che un’operazione come quella appena descritta possa attirare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate provocando un accertamento tributario, con tanto di sanzione, a carico del beneficiario. In fondo si tratta di un timore, abbastanza, comprensibile, ma che, nel concreto, bisogna valutare attentamente. Pertanto, per sciogliere i tuoi dubbi sull’argomento, in quest’articolo rispondo alle seguenti domande: donare una somma di denaro con bonifico è legale? La donazione con bonifico a un figlio è valida? Se regalo un certo importo a mia figlia con bonifico, il fisco può intervenire con un accertamento?
Donare denaro con bonifico: è legale?
Per legge è possibile effettuare una donazione di denaro a qualcuno. Non è necessario che sia un parente lontano, piuttosto che un figlio o, semplicemente, un amico: la donazione, infatti, sarebbe legittima anche se compiuta a favore di un estraneo, persino se questo fosse un perfetto sconosciuto. Insomma, donare una somma di denaro è consentito dalla legge e nel momento in cui il destinatario del regalo l’accetta, essa si perfeziona senza altro elemento.
A questo punto, però, bisogna fare una precisazione molto importante: donare del denaro è consentito ed è legale, ma non sempre l’operazione compiuta è valida. Vediamo insieme perché.
Donare soldi con bonifico: la donazione è valida?
Quando parliamo di una donazione, non devi mai dimenticare che, tecnicamente, si tratta di un contratto; in pratica c’è da un lato il donante, ad esempio il padre, e dall’altro il donatario, per ipotesi il figlio. Questi pattuiscono che un certo importo vada dal primo al secondo per spirito di liberalità. Essi possono concretizzare quest’operazione mediante, ad esempio, un bonifico bancario.
Devi sapere, però, che a proposito delle donazioni, la legge prevede che debbano realizzarsi, obbligatoriamente, in forma scritta e davanti al notaio (per atto pubblico) [1]. Ciò comporta che la donazione compiuta con un mezzo diverso non è valida.
Esempio
Hai regalato 30.000 euro a tua figlia, inviandole un bonifico. C’è un altro figlio che vorrebbe impugnare questo contratto, stipulato in tale forma, poiché non è d’accordo col favoritismo realizzato a favore della sorella.
Nell’esempio appena riportato, la donazione non è valida poiché il contratto non è stato realizzato con le modalità previste dalla legge. Ciò non toglie che se nessun controinteressato ha voglia o desiderio di impugnarla, essa non sarà intaccata in alcun modo e la figlia in questione potrà utilizzare il denaro, ricevuto col bonifico, senza alcun problema
Donare pochi soldi con bonifico: la donazione è valida?
In questo caso, sto parlando delle donazioni di modico valore. In pratica sarebbero quei regali d’importo non elevato.
Esempio
Il bonifico, di pochi euro, eseguito per il compleanno del fratello che vive all’estero oppure il contributo donato, tramite banca, alla figlia per favorire la vacanza della medesima e dei propri nipoti.
In questi casi, la donazione è perfettamente legale e valida poiché, quando si tratta di somme contenute, la legge [2] non pretende di andare dal notaio.
Regalo o donazione con bonifico: quale causale per il fisco?
Oramai avrai compreso che donare del denaro, tramite bonifico, è assolutamente legale e consentito; tutt’al più, in ragione della consistenza della cifra, potrebbero nascere delle opposizioni, visto che non hai fatto ricorso al notaio; tuttavia, se non c’è in famiglia chi potrebbe contestare l’operazione, non devi temere conseguenze, nemmeno da un punto di vista civilistico.
Ebbene, devi arrivare ad un’identica conclusione anche da un punto di vista fiscale. Infatti, devi sapere che la causale del bonifico, nella quale specifichi che il denaro è donato a tuo figlio o al destinatario da te prescelto, è sufficiente ad escludere che la somma sia di natura reddituale [3]. Per questa ragione, il fisco non può dar corso ad alcun valido accertamento a carico del beneficiario del bonifico; non lo può fare nemmeno se, in ragione della misura della somma, si dovesse trattare di una donazione invalida. È stato, infatti, chiarito che le vicende, di natura civilistica, che riguardano questo tipo di operazione, non possono, certo, attribuire al denaro la caratteristica di reddito non dichiarato.
Pertanto, procedi serenamente al bonifico in questione, specificando in causale che si tratta di un regalo o di una donazione, poiché, con questa motivazione, il beneficiario non potrà avere alcun problema con il fisco.
NOTE
[1] Art. 782 cod. civ.
[2] Art. 783 cod. civ.
[3] Cass. civ. sent. n. 7258/2017
Il suo articolo mi sembra abbastanza chiaro. Onestamente, dovendo fare un versamento a mia figlia ero un pò preoccupato. Con questo fisco non si sa mai….
Bene, mi fa piacere di aver sciolto le sue preoccupazioni
Gentile Avvocato Borriello, chiedo un illustre suo parere. Ho provveduto ad effettuare a mia figlia un bonifico di 93.000 euro sul suo conto in modo tale che potesse comprarsi la sua prima casa (lei convive con un compagno da molto tempo). Nella causale del bonifico, su suggerimento della banca, ho scritto “regalo a mia figlia per l’acquisto di un immobile”. Qualche tempo dopo, mia figlia ha effettivamente acquistato l’appartamento come prima casa. Le chiedevo se questa può essere considerata una donazione indiretta e se è stata giusta la forma che ho adottato per elargire questi soldi a mia figlia in modo cha avesse anche lei un appartamento come l’altro mio figlio. Grazie per il suo tempo e la sua consulenza. Arturo.
Egr. Sig. Arturo, la invito a contattarmi in privato per ricevere una consulenza a rigurdo
Buongiorno vale la stessa regola per una donazione all’estero?grazie
Gentile Sig.ra la invito a contattarmi in privato per ricevere una consulenza a riguardo